29 giugno 2008

passi-un racconto horror in 100 parole-

Tap... tap... tap...
Li sento.
Sono loro.
Sono vicini. Non sono pazza, credetemi. Salvatemi da loro, dalla loro puzza marcia. Tutta la città è cambiata. E’ come morta, nell’anima. Ora sto per morire io, stanno venendo a prendermi.
Tap... tap... tap...
Sono i loro passi. Non posso scappare. Posso solo lasciare il mio cuore qui, le mie ultime memorie scritte col sangue su una lurida maglietta. Sento i loro lamenti, urli disperati che portano solo follia e morte. Sono vicini, devo salvarmi, eccoli! No non è possibile.. non può essere vero... sono... oh mio Dio... sono zombie!



09 giugno 2008

puf



- Sta sognando, adesso. E cosa credi che sogni?
- Nessuno lo può indovinare
- Ma come, sogna di te. E se smettesse di sognare di te, dove credi che saresti tu?
- Dove sono ora, naturalmente.
- Niente affatto; non saresti in nessun luogo. Perchè tu sei soltanto una cosa dentro il suo sogno.
- Se il re dovesse svegliarsi, tu ti spegneresti... puf... proprio come una candela.

"Il sogno del re" Lewis Carroll

Poche parole.
Ho inventariato 6800 articoli. plin plin plin... e sono stata la peggio :P
Ora ho sonno... ho molto sonno... forse sto già dormendo...
puf
...
grazie.
mi sento leggera, molto leggera.

ps. ho un dubbio: chi mi ha detto di quella cosa della casa? o l'ho sognato.. sgrat.. aiutatemi.

04 giugno 2008

pioggia e vento

Osservo.
Una finestra che dà sul mondo.
Una chiesa che sembra distrutta.
Le mie mani che stanno invecchiando. rovinate.
Tutto si deteriora intorno a me. Mi fa paura.
Pioggia e vento, su di me.
Ora cammino con un peso sul cuore.
Vorrei ridere ma non ci riesco.
Ora che capisco cosa vuol dire crescere, vorrei tornare bambina.
Un mondo che non esiste più. Ho paura e vorrei solo scappare.
Ma davanti a me c'è una finestra.
Una finestra che da sul vuoto, sul niente, su un mondo bagnato che guardo da quassù, un vetro sporco, un pavimento freddo e le nuvole sempre più nere.

Pioggia e vento, su di me.
Sul mio mondo.
E io non posso fare niente.
La mia mente si perde in pensieri vuoti, senza senso e io osservo.
Da lontano. Questo mondo che langue.
Ma questa è solo una finestra e io sono l'unica spettatrice pagante.