16 luglio 2008

cose

"So che mi accusano di superbia, e forse di misantropismo, o di pazzia. Tali accuse (che punirò al momento giusto) sono ridicole. E' vero che non esco di casa, ma è anche vero che le porte (il cui numero è infinito) restano aperte giorno e notte agli uomini e agli animali. Entri chi vuole. Non troverà qui lussi donneschi nè la splendida pompa dei palazzi, ma la quiete e la solitudine. [...] La verità è che sono unico. Non mi interessa ciò che un uomo può trasmettere ad altri uomini; come il filosofo, penso che nulla può essere comunicato attraverso l'arte della scrittura." - Borges, "L'Aleph"


A volte le "cose" ci lasciano senza fiato.
A volte le decisioni non sono razionali, ma buttate lì in un attimo. Senza stare a pensare.
Le castagne si sa, sono "esseri" prudenti. Stanno bene attente a ciò che fanno, con chi parlano e soprattutto quando buttarsi dall'albero. La castagna ha fatto poco nella sua vita, ma ogni cosa che ha vissuto l'ha raccolta e tenuta per sè; ha cercato di accumulare "cose" dentro la sua piccola valigia. E' risaputo però che è piena di polvere. La castagna quindi inserisce queste "cose" dentro la valigia e paf, si trasforma tutto il polvere. C'è chi dice che questa polvere sia magica. C'è chi dice che dentro si annidano invece acari cattivi che quando la castagna la apre, escono fuori a farle le pernacchie e cercano di morderla.
La castagna è solitaria, scorbutica e permalosa (quando gli acari la attaccano, ovvio).
Insomma, ha un pessimo carattere. A volte non si capisce, nè si stupisce se gli altri non la capiscono: lei o loro sono fuori di zucca. Tutto qua.
Le castagne hanno anche dei doveri, essendo la loro non-vita molto breve cercano di prendere le cose quasi sul serio. Perciò capita che si impegnino a fare delle prove e quando si accorgono che non si sono impegnate molto e che non ce la faranno si abbattono molto. Per questo sentono il bisogno di vivere, di comprare un biglietto, che è molto di più di un ora di concerto, è come un viaggio, verso mondi lontani e di raccogliere ogni tanto una conchiglia, la più bella, e di portarla con sè, nella sua valigia piena di polvere.

"se fosse una storia sarebbe ambientata sul lungomare di una spiaggia lunghissima. Una spiaggia senza inizio e senza fine. La storia di un uomo che cammina lungo questa riva e forse non incontra mai nessuno. Il suo sguardo si sofferma ogni tanto ad osservare qualche oggetto o frammento portato dal mare, le impronte di un granchio, un gabbiano solitario. Il paesaggio è sempre la sabbia, il cielo, qualche nuvola, il mare. Cambian solo le onde, sempre uguali e sempre diverse, più piccole, più grandi, più corte, più lunghe." - Ludovico Einaudi- Onde.


08 luglio 2008

nuvole

Nuvole....
nuvole.... continuano a passare nuvole....
esse sono tutto, crolli dell'altezza,

uniche cose oggi reali fra la nulla terra e il cielo inesistente,
nella nebbia condensata in minacce incolori,

fiocchi di cotone sporco di un ospedale senza pareti...
nuvole.... continuano a passare....

... continuano a passare.....

(pessoa)


puf.
tutto è svanito.
ti cerco,
mi chiedo se non sia tutto inventato.
come da bambini l'amico invisibile, che puoi vedere solo te. Agli altri puoi dire qualunque cosa, ma non ci crederanno mai, non lo vedranno mai.
Occhi di bambina i miei davanti a te.
una musica in sottofondo, la tua.
Perchè?
come nuvole siamo.
nuvole in un cielo azzurro, a volte rosso, che potrebbe esplodere.
lacrime da questo cielo, da questo mondo.
come nuvole ci lasciamo trasportare, finchè non ci carichiamo di pioggia, all'improvviso.
come nuvole voliamo al di là di tutto.
Occhi di bambina i miei davanti a loro.
Per un attimo intuisco una immagine e poi.. puf... nel nulla.
nuvole, che non hanno mai la stessa forma, e io posso anche aspettare in eterno una nuvola uguale, ma lei non verrà. ieri ho pensato di aver intuito la sua forma per un attimo, inafferrabile.
ma sono nuvole. hanno una strada diversa dalla mia, posso solo osservarle andare, da lontano, continuare il viaggio verso nuovi occhi, diversi dai miei.
Non so se le nuvole hanno un viaggio preciso da compiere, non so che giro debbano fare prima di tornare da quella bambina, forse non la vedrà mai più.
Ma non importa, perchè lei non lo sa.

Io l'ho vista quella bambina, ogni giorno guarda il cielo e aspetta.
Aspetta quella nuvola, quella che ha visto un giorno per un attimo, che si è fermata, ha mostrato la sua bellezza e poi puf... è andata via, per la sua strada.

A victor,
buon viaggio, amico.

07 luglio 2008

qui contadilandia

"Quando mi chinavo sulla mappa i personaggi del futuro libro cominciavano a delinearsi visibilmente fra i boschi immaginari e i loro volti scuri e le armi scintillanti facevano capolinoe mi guardavano da zone inattese, mentre passavano avanti e indietro, combattendo, e cercando il tesoro in quei pochi centrimetri quadrati di una proiezione in pianta." R.L.Stevenson

Dobbiamo smetterla di scegliere le solite mete turistiche.
L'estero ormai non ha più niente da offrire. L'italia è insipida se non vince il mondiale o europei non c'è niente da distruggere. Una valida alternitiva pare essere quindi contadilandia.

A contadilandia succedono le cose più strane:
le orchidee escono per strada a fare due passi di notte, così per prendere aria, o forse solo la loro anima.
A contadilandia esiste la leggenda della padella:
pare che se lasciate le padelle sporche d'olio per oltre 24 ore queste si saaranno automaticamente lavate da sole e si saranno adagiate al solito posto, o forse saranno andate a fare due passi con l'orchidea.
A contadilandia la spazzatura non esiste, o forse quando il cestino è stracolmo esce con l'orchidea e la padella così tanto per fare il terzo incomodo.
A contadilandia capita - come da tutte le parti del mondo - che gli amici ti tradiscano e ti deludano, o forse sono solo sciocche invenzioni. Nessuno lo saprà mai.
A contadilandia esistono anche i treni che, se usati correttamente, possono andare dovunque vogliate con una sauna omaggio e un controllore provola, a volte.
A contadilandia esistono persone orribili, ma anche amici d'oro, che ci sono sempre anche se hanno un esame da lì a due giorni.
A contadilandia non esiste la mappa della città. Non serve, nemmeno lei è sulle mappe.

Questo è ciò che vi aspetta se sceglierete di trasferirvi qua, a contadilandia, meta armioniosa di zombie, mostri e turisti e perchè no, pesciotte.
per info: www.contadilandia.com
si ringrazia victor per la sua genialità ;)