21 marzo 2007

Albeggia


"Il silenzio non è fatto che di parole che si sono taciute"
Marguerite Yourcenar

Silenzio.
Parole taciute. Distanze che aumentano, che vivono di gesti e frasi mozze.


Vorrei scrivere una lettera. Una lettera di cose non dette che sono rimaste dentro. Una lettera di dolci silenzi, vane speranze, sogni bislacchi che nascono dentro di me.


Albeggia.
Le risate restano, riecheggiano come una cosa quasi passata volata via troppo velocemente. Malinconia.
Il mio breve racconto è quasi completato. Ha vita propria adesso. Lo rileggo e non sembra mio. Fa strano perchè quei personaggi sembrano veri. Li vedo davanti a me, danzare, con le loro scelte e le loro vite. Aggrappati a storie che sono reali solo per loro.

Le distanze aumentano fra noi, non vorrei ma è così, è evidente. La vita ci cambia.
Vorrei scrivere una lettera, a te, frasi non dette, silenzi maledetti che nemmeno capisco più.

Il corso di scrittura è quasi finito e già mi manca.

L'università procede bene. Mi diverto e non ho paura.
Non ho paura di niente oggi, perchè mi sono alzata dalla sedia di spettatore assente e ho giocato, finalmente, scoprendomi un poco e vivendo tanto.

Date le carte signori, ho l'asso di cuori, in tasca per te.


Non andartene ti prego. Un giorno ti scriverò. Una lettera vera, senza silenzi. Un giorno ci troveremo a ridere, guardando un rivolo d'acqua tracciare un sentiero.



Immagine: Salvador Dalì "The Poetry of America" 1943