01 agosto 2006

"Il tempo è il fuoco in cui tutti bruciamo"



Tempo tempo tempo.
Non ci rendiamo conto del tempo.
E' come una caramella, la troviamo in tasca e non ci facciamo caso, la lasciamo stare a volte per troppo, finchè quando non si trova per caso sparsa nella borsa.. sciolta e si butta via, a volte senza nemmeno dispiacersene.
Le cose cambiano giorno dopo giorno, ma il tempo è subdolo, lui ti aspetta al varco, quando pensi che niente è diverso da ieri arriva la stoccata. Hai quella sensazione nel cuore di ciò che hai vissuto tempo fa è morto non ritornerà. La vita è un filo e c'è acceso un fuoco che arde piano piano, noi non ce ne accorgiamo nemmeno, lui non si fa notare, solo a volte per caso ci giriamo e vediamo un piccolo fumo. E' un segno, un avvertimento e un ammonimento a vivere e non soltanto a esistere.
Ho visto il fumo.
Mi sono girata e l'ho trovato lì dietro di me.
Silenzioso e inesorabile.
Panico.
Nostalgia di sapori e odori.
L'odore di buono di casa di mia zia e il suo profumo.
La mente vuota, senza pensieri e ossessioni ingombranti.
Perfino le cose che odiavo.
La tv la domenica sera, sapendo che non appena finiva x files sarei dovuta andare a fare i compiti. Quelle due ore c'era la salvezza e quel senso di adrenalina pensando a ciò che avresti dovuto fare.
Un patto col tempo.
Ne faccio di continuo.
Un giorno farò, domani farò, a settembre.. e poi?
Solo tante cose incompiute.
E il fumo si vede, come quando in mare avvistavano la bandiera pirata.. forza cambiare rotta marinai! senza guardare indietro concentrarsi sulle piccole cose, una vela alla volta, finchè quando finalmente tutto è compito solo del vento, aspettare un attimo prima di girarsi e sperare che quella maledetta bandiera sia sempre più lontano..
Una speranza.

4 commenti:

castagna ha detto...

a questo post manca qualcosa :|

Bartolo ha detto...

Una volta ho visto un film di cui non ricordo i titolo.

E' la storia di una rock band sfigatissima che nessuno prende in considerazione e che, per farsi pubblicità, decidono di assaltare una stazione radio con armi giocattolo per far trasmettere il loro demo.
Naturalmente la polizia li prende d'assedio e restano bloccati nell'edificio con alcuni "ostaggi" e succedono un sacco di altre cose tragicomiche.
Comunque, il punto è: il frontman di questa band ha un tatuaggio sulla schiena che rappresenta la morte e, quando gli viene chiesto come mai avesse scelto quella rappresentazione, lui risponde che gli ricordava che la morte, la tragedia, la fine di tutto è sempre alle nostre spalle e che non dobbiamo sprecare un secondo della nostra vita.
Una roba molto simile a "live fast, die young", ma senza il die young.

Mi sa che anche a questo reply manca qualcosa...

castagna ha detto...

incompletezza.
Cerco di completare qualcosa, ma resta sempre incompiuto.

castagna ha detto...


frere puzza.